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Facciamo chiarezza sul reportage fotografico di matrimonio: un termine troppo abusato?

Reportage è un termine sempre più sdoganato in vari settori come quello fotografico, ma poiché rischia di essere "inflazionato" e quindi svalutato è opportuno fare maggiore chiarezza. Il reportage è un genere fotografico basato sulla documentazione fedele di fatti, cose e persone ben identificabili in un determinato contesto. Ciò implica quindi che non ci sono interventi o comportamenti da parte del fotografo che possano alterare il naturale svolgimento dei fatti. In un reportage di guerra ad esempio il fotografo non può fare altro che limitarsi a riprodurre tramite scatti fedelmente gli eventi bellici come bombardamenti, morti sul campo di battaglia e feriti negli ospedali. Tutte queste situazioni naturalmente non possono essere alterate e quindi il fotografo può riprodurle fedelmente nelle sue istantanee. Nei servizi matrimoniali invece il termine reportage fotografico andrebbe centellinato poiché risulta eccessivamente abusato.

Molti professionisti ad esempio nei loro servizi offrono il reportage fotografico matrimoniale, servizio che richiederebbe un intervento quasi nullo del fotografo durante gli scatti. In realtà molti di questi fotografi impongono determinate pose ai soggetti, situazione che però fa perdere quella naturalezza e quella spontaneità tipiche di un momento così unico ed irripetibile come il matrimonio. Chiedere ad una mamma di abbracciare meccanicamente il figlio che sta per andare all'altare non consente di riprodurre fedelmente le emozioni e le sensazioni che i soggetti stanno provando in quel momento. Uno scatto "rubato" di un bacio tra la mamma ed il futuro sposo, un abbraccio vero e sincero tra la sorella e la futura sposa o uno sguardo complice tra i due futuri sposi rendono sicuramente di più in termini di schiettezza ed emotività.

Ilaria e Andrea lavorano come fotografi di matrimoni a Trieste da anni ed hanno sposato in pieno la filosofia del reportage di matrimonio. La loro presenza è assolutamente discreta e quasi impalpabile nel corso della cerimonia, permettendo così agli sposi di vivere liberamente quel momento magico tutto loro in cui possono esternare apertamente e sinceramente le loro sensazioni e le loro emozioni.

Un pianto liberatorio, un sorriso schietto, un saluto amichevole o anche una semplice smorfia: questi sono i momenti più sinceri, veri e reali che fanno da corredo ad un matrimonio felice ed Ilaria e Andrea puntano a cogliere senza filtri proprio quegli istanti di pura gioia. Solo in questo caso si può parlare a tutti gli effetti e senza distorsioni di reportage fotografico di matrimonio,  un servizio che immortala ogni situazione della giornata con naturalezza ed in modo autentico senza finzioni, cliché o scene finte incapaci di trasmettere quelle sensazioni più vere, schiette e spontanee.